“Artigiano con un guizzo in più” così si definisce Marco Strano, imprenditore e stilista catanese.
Dai laboratori di sartoria più importanti della nostra città ha inizio la formazione artistica di un fashion designer di grande talento.
Artista dell’era concettuale.
Pensiero che prende forma e dà libero spazio all’eccentricità di un designer che ama trovare armonie tra i contrasti.
Geometrie e fiori che si dipanano insieme a ricami, tessuti e materiali eclettici.
La juta, la plastica o il legno, si intrecciano a materiali e trame importanti quali mosaici in oro o sete pregiate.
Marco impara l’arte del ricamo, acquisisce la tecnica, e insieme alla sua creatività progetta e personalizza uno stile unico.
Incontro lo stylist nel suo atelier, iniziamo a parlare, mentre rimango incantata dai suoi modelli.
Marco inizia a mostrarmi capi realizzati con ricami e bustier che ricordano il periodo settecentesco.
Rimango incantata e non posso fare a meno di provare uno dei suoi modelli.
L’intervista oltre a raccontarci di lui, della passione per la nostra “Terra” e di quanto la sicilianità caratterizzi tutto il suo lavoro, affronta anche il tema della valorizzazione delle eccellenze artistiche nel nostro territorio.
“Nel campo del fashion system la Sicilia e il sud Italia sono totalmente tirati fuori…noi non abbiamo le infrastrutture, non abbiamo i servizi, non abbiamo la preparazione adatta nel campo della moda,
né operatori che possano aiutarci a internazionalizzare il nostro prodotto.
Noi abbiamo un grande gusto e la voglia del bel vestire che è lontano dall’idea del fashion system italiano”.
Queste le parole di un artista-imprenditore che trova ben poco supporto dalle nostre infrastrutture.
Pochi servizi per i brand, ma tanta voglia di comunicare moda e diffondere uno stile personale e iconograficamente riconducibile alla nostra Sicilia.
Marco sorprende, e continuerà a farlo, dispensando amore per la moda e per la storia della sua calda terra, regalandoci immagini stilistiche che rimarranno indelebili.