Venerdì 31 luglio, ore 21:00, alla corte Palazzo Cutore di Aci Bonaccorsi andrà in scena lo spettacolo con protagonisti Angelo Tosto e i musicisti Gionni Allegra, Puccio Castrogiovanni, Marco Corbino. Insieme a loro, al centro della scena, ci saranno le canzoni, le storie e le musiche della tradizione autorale napoletana.
Da questo immenso patrimonio trae origine lo spettacolo Al chiar di luna – Notturno napoletano, con l’attore Angelo Tosto e i musicisti Gionni Allegra, Puccio Castrogiovanni, Marco Corbino. Lo spettacolo, prodotto da Associazione Città Teatro andrà in scena venerdì 31 luglio alle 21 alla Corte di Palazzo Recupero Cutore (Via Etnea, 33) di Aci Bonaccorsi, nell’ambito di Teatro in Corte all’interno delle manifestazioni dell’Estate Bonaccorsese.
In scena, Angelo Tosto, protagonista e mattatore d’eccezione, ripercorre – insieme con i tre musicisti del gruppo folk dei Lautari – le storie, gli aneddoti, i racconti che costituiscono la nostra memoria con parole e ballate dal sapore antico.
«L’idea di questo spettacolo – spiega Angelo Tosto – affonda le radici nella nostra amicizia e collaborazione trentennale. Nel 1990, durante le prove di un vecchio spettacolo, trascorrevamo ore e ore a suonare, cantare e chiacchierare, scoprendo la nostra passione condivisa per i classici napoletani. Nello spettacolo, io racconto e mi soffermo sulla trama di questi testi che sono sempre molto evocativi e che hanno spesso come grande massimo comune denominatore le emozioni umane raccontate al chiar di luna».
Canzoni che nascono dalla città partenopea ma il cui racconto si espande nel mondo narrando, in fondo, l’animo umano in generale.
«La canzone autorale napoletana ha un significato universale – spiegano Allegra, Castrogiovanni, Corbino -. Inoltre, è una canzone che unisce, crea condivisione e socialità. Abbiamo pensato che fosse uno spettacolo davvero giusto per questo momento in cui serve ritrovarsi e ritrovare il piacere di stare insieme».
Insieme tra musica, canzone, racconti e memoria lungo il filo conduttore creato da testi immortali come Te voglio bene assai, Luna Rossa, Tammuriata Nera.