Viene da Enna, nella vita fa il musicista e per il suo ultimo album ha deciso di coinvolgere il popolo del web in un progetto di crowdfunding. Davide Campisi è già a lavoro su Joca, il nuovo album disponibile da gennaio.
Appassionati, amici, musicisti e chiunque ami la musica, può diventare produttore del disco partecipando alla campagna di raccolta fondi lanciata su produzioni dal basso, acquistando l’album in anteprima. «Perché anche se in questo periodo storico noi artisti siamo molto penalizzati – spiega Davide – insieme al vostro sostegno possiamo continuare a diffondere e a produrre cultura e buona musica. Perché musica e cultura appartengono a tutti».
Joca in italiano si traduce in “gioca”, come giocano le sonorità e i ritmi che si trovano al suo interno, mescolandosi ai suoni elettronici e ai testi in lingua italiana, siciliana e alle filastrocche fanciullesche.
Dentro ci sono i sentimenti dell’artista e quelli che rispecchiano il vivere della nostra società. «Joca è un invito a un approccio fiducioso e positivo alla vita», aggiunge Davide, che a 16 anni intraprende lo studio della batteria partecipando a diversi corsi nazionali. Fino ad appassionarsi alla tradizione musicale popolare del Sud Italia e ai suoi strumenti. Primi fra tutti i tamburi a cornice.
Da allora prosegue la ricerca sui ritmi ancestrali del sud Italia, del mediterraneo e della world music in generale. Sui suoi tamburi sperimenta forme sonore e tecniche espressive nuove e contemporanee che in passato hanno trovato spazio nel gruppo di musica etnica “I Petri Ca Addumunu” (di cui è stato membro fondatore) e in una seconda fase nel suo percorso personale da solista e nelle sue collaborazioni con altri gruppi musicali.
Il percorso musicale di Davide Campisi
Nel 2015 porta nei teatri e nelle piazze il nuovo progetto musicale da solista dal titolo “BADR” (luna piena), con cui arriva tra i primi 8 finalisti su 1.500 partecipanti al contest del concerto del 1° maggio a Roma.
Nel 2017 arriva finalista al concorso Premio Andrea Parodi e contemporaneamente esce il suo nuovo album con l’etichetta discografica CNI unite, dal titolo “Democratica”. Nell’estate 2018 vince il premio come miglior percussionista solista al festival “1000 Beats innovation lab”, a seguito del quale partecipa al Festival Internazionale di percussioni Gongs&Skins tenutosi in Myanmar (Ex Birmania).
Nel 2019 partecipa al festival a Wuppertal (Germania) con lo spettacolo “Il Tamburo e la Voce” organizzato dall’associazione Ort in ricordo del maestro contrabbassista Peter Kowald e nel 2020 esce il disco “Mircanti” firmato Davide Campisi & Mimì Sterrantino, che ottiene un ottimo riscontro con il pubblico e porta i due musicisti a un tour di oltre cinquanta località del territorio italiano.