Si sono concluse, nella cornice del centro fieristico “Le Ciminiere”, le iniziative connesse a “Catania 2020, ambiente e ambienti”.
Sono stati tre giorni intensi, caratterizzati dall’attenzione per le questioni riguardanti le sfide ambientali e l’esigenza di mirare all’innovazione tecnologica per la sostenibilità.
Protagonisti oltre 150 espositori, decine di professionisti, addetti ai lavori, professori, studenti e riferimenti istituzionali che hanno preso parte, come relatori o semplici uditori, ai diversi congressi svoltisi durante i lavori e a tutta la serie di workshop organizzati dalle aziende presenti. Si è parlato di rifiuti, acqua, energia, eco-architettura, rigenerazione e mobilità. Molta attenzione, naturalmente, è stata riservata al problema, enorme e drammatico, dei cambiamenti climatici che rischiano di impattare tragicamente sulla salute del nostro Pianeta e che non possono, oggi più che mai, lasciare indifferenti.
Due i saloni espositivi che hanno accolto i diversi operatori: “Ecomed” e “Progetto Comfort”. Il primo, giunto alla seconda edizione, ha ospitato enti e aziende operanti nella gestione dei cicli integrati di acqua e rifiuti e nella produzione e fornitura di energia. Al secondo, che ha raggiunto il dodicesimo anno, hanno, invece, preso parte molte aziende che agiscono nel settore delle costruzioni, della rigenerazione degli spazi, della protezione sismica o della domotica.
Centrale è stato il ruolo riservato alle startup green siciliane che sono il vero e proprio motore del cambio di prospettiva secondo cui si vorrebbe spostare verso il meridione il baricentro dell’economia circolare, creando un virtuoso networking tra i settori strategici del made in Italy e i vari portatori di interesse, enti e aziende del mediterraneo e non solo.
Salvatore Peci, amministratore delegato di Amazing e organizzatore di Ecomed, ha sottolineato l’importanza delle imprese siciliane. << Crediamo – ha dichiarato – che le startup siciliane possano e debbano recitare un ruolo da protagonista nel campo dello sviluppo sostenibile. Per questa ragione, in questa edizione di Catania 2020, abbiamo riservato ampio spazio al made in Sicilia. Crediamo fermamente nelle nostre imprese>>.
A puntellare la sinergia tra territorio e ambiente sono arrivate le parole di Roberto Sannasardo, Energy manager della Regione Siciliana, che ha voluto concentrare la propria attenzione sulla neonata figura dei responsabili dell’energia di molti comuni siciliani. << Abbiamo investito parecchio per far si che diffondesse, pure in Sicilia, questa figura – ha affermato – perché siamo convinti che sia necessaria per la rapida attuazione a livello locale dei Piani d’azione per l’energia sostenibile e il clima. Viviamo un’era che deve, per forza, mostrare interesse per l’ambiente; questo passa dall’utilizzo di strumenti di indirizzo che orientino le nostre comunità verso un consumo intelligente delle diverse risorse energetiche. È doveroso ridurre il consumo di risorse di energia fossile e guardare alle nuove disponibilità energetiche sostenibili che hanno un minore impatto sull’ambiente>>.
La chiusura dei lavori, sabato 18 Luglio, è stata affidata al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che, a margine di una conferenza sull’energia, ha sintetizzato il momento, soprattutto da un punto di vista di accesso al lavoro, che vive la Sicilia. << Credo che la nostra Terra si divida in due zone – ha detto – una all’interno della quale la gente insegue il posto fisso e un’altra fatta da piccoli e medi imprenditori che ogni giorno cercano di sperimentare nuovi modi per creare ricchezza. Abbiamo il compito di aiutare questi ultimi, sforzandoci di far capire a tutti che la ricchezza non sta soltanto nella pubblica amministrazione, ma sta nella capacità di fare impresa. La pubblica amministrazione ha il dovere di sostenere chi vuole fare impresa, perché solo in questo modo la Sicilia può diventare una Terra competitiva, non soltanto a livello nazionale ma anche a livello mondiale>>.