Il progetto del primo telescopio solare europeo, dedicato allo studio dei processi fisici che caratterizzano la nostra stella.
È stata la Sicilia a ospitare quest’anno presso l’AtaHotel Naxos Beach Resort,di giardini Naxos, il congresso internazionale EST Science Meeting, organizzato nell’ambito della collaborazione europea dedicata alla progettazione dell’European Solar Telescope (EST): una kermesse di 4 giorni in cui sono stati presentati e discussi numerosi casi scientifici, sia dai membri del SAG sia da ricercatori che sono stati coinvolti nel progetto successivamente. Il contributo di tutti gli intervenuti è stato e sarà prezioso per pervenire alla versione dello Science Requirement Document, che rappresenterà nei prossimi anni il punto di riferimento per la progettazione e la realizzazione di EST, che sarà il più grande telescopio europeo dedicato allo studio del Sole
(https://www.youtube.com/watch?v=iEJXPXGou9U).
L’European Solar Telescope, con uno specchio primario di 4 metri e una suite di strumenti con caratteristiche tecnologiche innovative, permetterà di ottenere dati necessari per meglio comprendere i meccanismi di interazione fra la materia solare e i campi magnetici presenti nella nostra stella e contribuire così ad una migliore comprensione dei processi fisici che scandiscono il funzionamento del Sole e che sono in azione ovunque nell’Universo.
L’European Solar Telescope è promosso da EAST (European Association for Solar Telescopes), un consorzio al quale afferiscono istituti di 17 nazioni europee. Coordinatore del progetto è il prof. Manuel Collados Vera dell’Instituto de Astrofisica de Canarias (IAC). Per l’Italia, oltre all’Università degli Studi di Catania, partecipano al progetto l’Istituto Nazionale di Astrofisica e le Università della Calabria e di Roma Tor Vergata.
Scopo principale dell’EST Science Meeting, organizzato nell’ambito del progetto H2020 PRE-EST, è stato quello di presentare agli specialisti del settore il documento denominato “Science Requirement Document”, formulato nei mesi scorsi dallo Science Advisory Group (SAG) di EST, per individuare le specifiche tecniche del telescopio, ed in particolare quelle relative a tutti gli strumenti di piano focale.
«Est sarà un pilastro fondamentale della classe di telescopi solari di futura generazione, capaci di indagare i processi fisici generati dall’interazione tra i campi magnetici e i flussi di plasma turbolento alla base dell’attività solare» spiega la prof.ssa Francesca Zuccarello del Dipartimento di Fisica e Astronomia di Catania, responsabile del progetto per L’Istituto nazionale di astrofisica (INAF). Grazie alla nuova strumentazione, saranno disponibili infatti dati ad alta risoluzione che permetteranno lo studio delle proprietà termiche, dinamiche e magnetiche del plasma del Sole, dalla base della fotosfera all’alta cromosfera. «Questa capacità – aggiunge – promette di rivoluzionare la nostra comprensione del campo magnetico solare e delle sue relazioni con l’eliosfera, le atmosfere planetarie, e la Terra, contribuendo anche a migliorare la nostra conoscenza delle stelle simili al Sole e del ruolo della stella centrale nei sistemi planetari».
Alla cerimonia di apertura del Meeting, a cui hanno partecipato circa 80 specialisti del settore, sono intervenuti il Prof. Antonio Insolia, direttore della Sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia, il prof. Francesco Priolo, Presidente della Scuola Superiore di Catania e docente del Dipartimento di Fisica e Astronomia, la dott.ssa Grazia Umana, direttrice dell’INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania.
Fra i partecipanti all’EST Science Meeting, oltre a ricercatori provenienti da tutta Europa, vi sono stati anche specialisti del settore provenienti dagli Stati Uniti e dalla Cina, desiderosi di fornire anche loro un contributo a questo importante progetto
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Il Comitato Scientifico Organizzatore è formato da alcuni tra i maggiori specialisti del settore, appartenenti a vari e prestigiosi enti ed istituti di ricerca internazionali: L. Belluzzi (IRSOL, CH), M. Carlsson (UiO,NO), M. Collados Vera (IAC, ES), J. Jurcak (CAS, CZ), M. Mathioudakis (QUB, UK), S. Matthews (MSSL, UK), R. Erdelyi (Un. Sheffield, UK), R. Schlichenmaier (Co-Chair, KIS, DE), D. Utz (IGAM, AT), F. Zuccarello (Chair, UniCT, IT).
Il Comitato Organizzativo Locale è formato da diversi membri dell’Università di Catania e dell’INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania, oltre che da membri di Università e centri di ricerca spagnoli: C. Anastasi (UniCT, IT), G. Bellassai (INAF-OAC, IT), M. Falco (INAF-OAC, IT), M. González (IAA – CSIC, ES) S. Guglielmino (UniCT, IT), A. Martin Gálvez (IAC, ES), E. Martinetti (INAF-OAC, IT), P. Romano (Co-Chair, INAF-OAC, IT), G. Santagati (INAF-OAC, IT), F. Zuccarello (Chair, UniCT, IT).
Per maggiori dettagli su EST: www.est-east.eu
https://owncloud.iac.es/index.php/s/8HXZNQwfbWz7HLv#pdfviewer
Contatti:
Francesca Zuccarello, Università degli Studi di Catania; Francesca.zuccarello@ct.infn.it
Paolo Romano, INAF – Osservatorio Astrofisico di Catania: Paolo.romano@inaf.it
Salvo Guglielmino, Università degli Studi di Catania, Salvatore.Guglielmino@inaf.it
Approfondimenti:
http://www.media.inaf.it/2011/06/30/il-sole-si-studiera-meglio-a-est/
http://www.media.inaf.it/2016/03/11/il-telescopio-solare-europeo-e-strategico/
http://www.coelum.com/articoli/astronomia/il-progetto-european-solar-telescope-est
http://www.est-east.eu/est/index.php
https://www.youtube.com/user/ESTtvCHANNEL
https://www.youtube.com/watch?v=F64UIg-cmO0
Sponsor
This activity has received funding from the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under grant agreement No 739500