Rafforzare il ruolo delle reti tra realtà locali, favorire l’inclusione sociale, accrescere i servizi essenziali nelle aree interne più isolate, coinvolgere gli anziani, formare i giovani insegnando loro un mestiere. Sono questi e tanti altri gli obiettivi del progetto “ReCaP Simeto, Reti Capacitanti nella valle del Simeto”, che grazie al bando volontariato 2019 riceverà quasi 180 mila euro per realizzare una struttura di riferimento per tutta la Valle del Simeto.
Dietro ci sono tante realtà e associazioni. Il Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto in prima linea, insieme al Comune di Paternò, al DICAR (Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania), alle associazioni Cultura è Progresso, Alzheimer Paternò, La Locomotiva e ViviSimeto, al Comitato Mamme in Comune, alla Fondazione La Città Invisibile, al Bio-distretto Valle del Simeto e agli Istituti Mario Rapisardi e Francesco Redi.
150 studenti e 75 anziani saranno i protagonisti di laboratori di cucina o di musica, di giornalismo o di comunicazione digitale, di ecologia e di riciclo che si svolgeranno nella sede dell’Ex Macello di Paternò, visiteranno le aziende agricole del territorio e passeggeranno lungo il fiume Simeto.
«Siamo felici della scelta della struttura, che ospiterà lo staff, i laboratori e l’info point dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per rafforzare quel concetto di rete che il Presidio ha particolarmente a cuore», spiega David Mascali, presidente del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto.
«Daremo vita al laboratorio di comunicazione e giornalismo e creeremo un giornale di comunità in cui inseriremo anche le ricette tradizionali che ci sveleranno le persone più anziane e in cui utilizzeremo i nostri prodotti biologici», sottolinea Marianna Nicolosi dell’Associazione Cultura è Progresso.