Una giornata intensa che ha visto, insieme coi brillanti e prestigiosi relatori, protagonisti i tanti ragazzi che hanno partecipato ai lavori. Quest’anno, a causa delle imposizioni previste dall’emergenza Covid – 19, attraverso una formula mista tra online e sala. Politica, attualità, ma anche sport, cultura e sociale.
“La nuova Europa nel mondo post Covid”, di questo, in varie declinazioni, si è parlato durante la giornata organizzata dall’Associazione Diplomatici insieme a Eastwest European Institute (EWEI), in collaborazione con l’Università di Catania, il Sole 24 Ore e La Sicilia.
«Dopo quasi otto mesi di vita e lavoro a distanza – ha detto Claudio Corbino (Presidente di Associazione Diplomatici) – è un po’ come se fosse il primo evento della nostra carriera e siamo non solo felici ed emozionati, ma anche molto colpiti dall’affetto con cui gli amici più cari di Associazione Diplomatici hanno risposto al nostro invito, facendo degli sforzi per essere qui oggi». C’è un po’ di tristezza per la mancanza dei tanti studenti che ogni anno prendono parte all’evento, ma anche tanta voglia di fare e tanta speranza che presto si possa ripartire con maggiore serenità e forza. «Ci sono quasi duemila persone che seguono l’evento in streaming, tra cui tanti ragazzi – ha aggiunto – a dimostrazione che i giovani non sono insensibili ai contenuti importanti quando trattati in maniera seria, pluralista e informata. Ecco perché, per un’Europa migliore, bisogna ripartire da loro, che sono già, per cultura, abitudine e trasparenza, cittadini degli Stati Uniti d’Europa».
Al centro della discussione, come detto, l’Europa e i risvolti dell’emergenza sanitaria connessa al Covid 19. Europa come opportunità di sviluppo e di crescita, tra punti di forza e altri di debolezza.
«L’Unione Europea post Covid deve ripensare il processo di integrazione e il suo ruolo come attore geopolitico – ha sottolineato Fabio Massimo Castaldo– la pandemia ci ha fatto capire ancor di più l’importanza di avere una risposta sanitaria comune, ecco perché è indispensabile parlare di riforme per assolvere a questo ruolo in modo efficace e andare incontro alle necessità dei cittadini».
Fondamentale, poi, in questo clima di incertezza può rivelarsi lo sport. Ne è sicuro Marco Tardelli che ha voluto ribadire l’importanza della ripresa delle attività, ma pure alcuni aspetti legati alla reazione delle persone: <<Il calcio sta tentando di tornare alla normalità, anche se senza tifosi non è la stessa cosa. Speriamo che il Covid ci dia tregua, ma dobbiamo meritarcela. Durante la quarantena speravo che questo periodo ci avrebbe cambiato in meglio e invece siamo sempre gli stessi, ognuno pensa per sé. Mi auguro che il calcio e lo sport tornino a respirare un po’ di ossigeno, e per questo dobbiamo dimostrare tutti responsabilità e rispetto».
Soddisfatti i ragazzi che hanno partecipato alla giornata e che, tra appunti e domande dal vivo ai protagonisti, hanno ampliato le proprie conoscenze rispetto ai più importanti temi dell’attualità. La giornata, come da tradizione, è stata chiusa dal concerto di Francesco De Gregori al cineteatro Odeon.