23 Marzo 2016
È stato firmato oggi a Catania, nei locali dell’Istituto Tecnico Industriale Statale (ITIS) “S. Cannizzaro”, il Protocollo d’Intesa di durata triennale per attività di collaborazione tra la scuola medesima e la Sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)
Il Protocollo d’Intesa riguarda ambiti quali la promozione dei paradigmi dell’”Open Access” (Accesso Aperto) e dell’”Open Science” (Scienza Aperta); la creazione di laboratori per il “Cloud Computing” (Calcolo a Nuvola), la simulazione e la sperimentazione scientifica; la promozione dell’accesso a risorse didattiche e scientifiche digitali disponibili sul web, attraverso l’adesione a federazioni d’identità; iniziative di formazione avanzata e sperimentale (la cosiddetta “project-driven education” – apprendimento basato su attività progettuali) che insistano su argomenti innovativi di fisica e di informatica in modo che gli studenti possano entrare precocemente in contatto con le frontiere della ricerca scientifica e tecnologica e possano trarre dall’esperienza un contributo significativo per la propria formazione.
“La firma del Protocollo d’Intesa” – dice il Prof. Roberto Barbera, docente di Fisica Sperimentale presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Catania e titolare d’Incarico di Ricerca presso la Sezione catanese dell’INFN, uno dei fautori dell’accordo – “apre ad un serie di iniziative concrete che saranno poste in essere nei prossimi mesi quali, ad esempio, la creazione, presso l’ITIS “S. Cannizzaro”, di un servizio di “Identity Provider”” – (Gestore di Identità Digitali, ndr) – “per l’accesso federato via web a risorse scientifiche e bibliografiche e di un archivio digitale di documenti e di dati compiacente sia il paradigma dell’”Open Access”, promosso sia dall’Agenda per l’Italia Digitale che dalla Commissione Europea, che quello dell’”Open Educational Resource” – (Risorse Didattiche Aperte, ndr) – “definito e promosso dall’UNESCO”.
“Il Protocollo d’Intesa” – commenta il Prof. Andrea Calvagna, docente di informatica presso l’ITIS “S. Cannizzaro” – “include l’attivazione, in appositi locali messi a disposizione dalla scuola, di un sistema di calcolo basato sul paradigma del “Cloud Computing” per applicazioni scientifiche ad uso degli studenti”. A tale scopo, la Sezione INFN di Catania ha già ceduto all’ITIS “S. Cannizzaro”, mediante discarico di beni patrimoniali a titolo gratuito, un congruo numero di macchine da calcolo e fornirà il necessario supporto tecnico per l’installazione e la configurazione su di esse di software applicativi “Open Source” (Codice sorgente Aperto).
“L’accordo di collaborazione che è appena stato firmato” – chiarisce il Prof. Antonio Insolia, Direttore della Sezione INFN di Catania ed uno dei due firmatari del documento – “s’inserisce tra le attività statutarie dell’INFN che favoriscono l’innovazione, promuovendo il trasferimento alla società delle conoscenze e delle tecnologie acquisite e promuovono la formazione scientifica e la diffusione della cultura nei settori istituzionali. La Sezione di Catania” – continua Insolia – “è aperta e disponibile ad alimentare una collaborazione concreta con l’ITIS “S. Cannizzaro”, attraverso la costruzione collaborativa di progetti e di percorsi di miglioramento, condividendo l’importanza di rafforzare il raccordo tra sistema scolastico e istituzioni di ricerca attraverso azioni formative ed informative mirate e percorsi progettuali sperimentali”.
“La partecipazione della scuola alle attività del Protocollo d’Intesa” – aggiunge la Prof.ssa Giuseppina Montella, Dirigente Scolastica dell’ITIS “S. Cannizzaro” e l’altra dei due firmatari del documento – “permetterà il coinvolgimento degli studenti degli ultimi due anni nella progettazione e realizzazione di attività sperimentali legate alle discipline scientifiche” – (le cosiddette “STEM”: scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, ndr) – “ed al calcolo distribuito, favorendo e promuovendo l’orientamento verso studi universitari che permettano loro d’intraprendere carriere nel mondo della ricerca”.
“Questo accordo è un esempio concreto di cosa vuol dire far parte di una comunità interdisciplinare come quella connessa alla rete GARR” – dichiara Federico Ruggieri, direttore del Consortium GARR, la rete nazionale a banda ultralarga per l’istruzione e la ricerca – “Oggi, l’ITIS “S. Cannizzaro” dispone di una vera e propria autostrada digitale, resa possibile grazie al progetto GARR-X Progress finanziato dal MIUR” – (Ministero dell’Istruzione,ricerca,scuola, dell’Università e della Ricerca, ndr) – “e ciò consente alla scuola di collaborare efficacemente con i più importanti laboratori di ricerca. Investire nella connettività a banda ultralarga si dimostra ancora una volta prerequisito fondamentale per consentire attività innovative nella formazione”.